sabato 19 gennaio 2008

Riepilogo settimanale.


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La settimana a Piazza Affari si chiude in calo del –4,31%. Peggio fa l’americano S&P500: -5,41%. Si sgretola man mano l’impalcatura che aveva sostenuto la lunga fase rialzista di questi anni. Le quotazioni si dirigono di gran carriera verso il supporto in area 35000/34700, che dovrebbe frenare la pressione delle vendite. Da tale livello se rimbalzo ci sarà, questo dovrà essere considerato come occasione per liquidare le posizioni residue, visto che la struttura sembra aver assunto una pericolosa pendenza che lascia supporre ulteriori abbrivi ribassisti. L’impossibilità dell’ RSI di riportarsi sopra alla propria MM pare convalidare l’impianto di questa ipotesi (vedi figura).
Tutto sommato non vi sono novità, in quanto l’evoluzione degli ultimi eventi altro non e’ che il naturale sviluppo di quanto ampiamente discusso nelle pagine di questo blog. Seguire il trend ed i suggerimenti del Sistema Esperto ha reso abbastanza agevole prendere le giuste decisioni. Ora non si dovrà commettere l’errore di anticipare eventuali rimbalzi, che potrebbero rivelarsi più brevi delle aspettative.
Entro fine mese, così si legge nelle pagine economiche, dovrebbe esserci un sostanzioso taglio dei tassi: alcuni parlano addirittura di -0,75 pt. Il risultato di questa aspettativa, come si vede, non ha affatto modificato la situazione delle borse. Del resto quando un ciclo si chiude (inizia) niente può opporvisi. Può uno scoglio arginare il mare? recita una celebre canzone di Battisti. Allo stesso modo, provvedimenti dell’ultima ora non sono più in grado di modificare la strategia impostata dai gestori ormai da tempo, che man mano stanno scaricando sul mercato l’intero portafoglio detenuto dai loro “grandi” clienti.
Dal punto di vista tecnico mi viene da dire “era ora”: finalmente si sta creando una vera opportunità per tornare agli acquisti a prezzi più accettabili. Quando e come non si può ancora dire, ma come sempre nel passato, verrà il momento adatto per operare nuovamente a basso rischio.

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