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Diverse volte e’ stato accennato da queste pagine come il modo piu` semplice per accedere ai mercati esteri sia quello di acquistarne i relativi ETF (Exchange Traded Fund). Esattamente un anno fa, il 28 sett. 2006, esordivo con un articolo su questo prodotto finanziario occupandomi dell’ ETF iShares Ftse/Xinhua China, quando i suoi prezzi oscillavano in una breve area di trading range fra 59 e 62 euro. Ebbene, a un anno di distanza il valore del Fondo ha toccato i 120,28. Nello stesso periodo il nostro S&P/Mib quotava 38200 pt. e oggi, un anno dopo, ha chiuso l’ottava a 39899.
Il bello della possibilità di scegliere su quale mercato investire il proprio risparmio e’ un argomento che fu a suo tempo affrontato, e non starò qui a ripeterlo. Quello che invece interessa, e’ vedere se la forza espressa dallo Xinhua China può portarlo ancora piu` in alto. Bella domanda, ma chi e’ in grado di fornire una risposta? Ovviamente nessuno…o forse sì…Elliott, o meglio il suo modo di contare le onde dei prezzi. Vediamo un po’…lo storico e’ un po’ corto, tuttavia il movimento si legge abbastanza bene: la fase che arriva fino al dicembre 2006 e’ abbastanza solida ed estesa da essere etichettata come onda III di grado Ciclo. Al periodo correttivo indicato come IV, e’ seguita una forte impennata dei prezzi che potevano apparire come lo stadio finale del rialzo (onda V), pero` l’ulteriore accelerazione, quasi verticale, rimette tutto in discussione, e pertanto si dovrà ribattezzare la presunta onda V, come onda (1) di grado Primario (inferiore al precedente). Da ciò ne deriverebbe che l’accelerazione attuale sia una serie di sub-onde di grado Intermedio a costruire la forte onda (3) Primaria (extension 3), cui dovrà seguire, dopo un’opportuna correzione, l’ultima Primaria (5) a chiusura del Ciclo V.
Una bella sequenza di fasi altamente speculative, che potrebbero condurre i prezzi a livelli impensabili, visto l’andamento parabolico che stanno assumendo le quotazioni. Tutto così semplice quindi? Affatto. Questo conteggio e’ ciò che vedo io nel grafico, ma una cosa e’ certa: non vi e’ ottimismo in questa rappresentazione delle onde; al contrario: il “momento” indicato come onda III, in realtà potrebbe essere un’onda I, e la fase attuale una III, roba da andare in orbita. Ma scherzi a parte, non dimentichiamo che anche il nostro Indice COMIT negli anni ottanta, e per ben due volte, produsse rialzi attorno al 500% ciascuno; e si ripeté dal ’92 al 2000, passando da 350 a 2180 pt.
Diverse volte e’ stato accennato da queste pagine come il modo piu` semplice per accedere ai mercati esteri sia quello di acquistarne i relativi ETF (Exchange Traded Fund). Esattamente un anno fa, il 28 sett. 2006, esordivo con un articolo su questo prodotto finanziario occupandomi dell’ ETF iShares Ftse/Xinhua China, quando i suoi prezzi oscillavano in una breve area di trading range fra 59 e 62 euro. Ebbene, a un anno di distanza il valore del Fondo ha toccato i 120,28. Nello stesso periodo il nostro S&P/Mib quotava 38200 pt. e oggi, un anno dopo, ha chiuso l’ottava a 39899.
Il bello della possibilità di scegliere su quale mercato investire il proprio risparmio e’ un argomento che fu a suo tempo affrontato, e non starò qui a ripeterlo. Quello che invece interessa, e’ vedere se la forza espressa dallo Xinhua China può portarlo ancora piu` in alto. Bella domanda, ma chi e’ in grado di fornire una risposta? Ovviamente nessuno…o forse sì…Elliott, o meglio il suo modo di contare le onde dei prezzi. Vediamo un po’…lo storico e’ un po’ corto, tuttavia il movimento si legge abbastanza bene: la fase che arriva fino al dicembre 2006 e’ abbastanza solida ed estesa da essere etichettata come onda III di grado Ciclo. Al periodo correttivo indicato come IV, e’ seguita una forte impennata dei prezzi che potevano apparire come lo stadio finale del rialzo (onda V), pero` l’ulteriore accelerazione, quasi verticale, rimette tutto in discussione, e pertanto si dovrà ribattezzare la presunta onda V, come onda (1) di grado Primario (inferiore al precedente). Da ciò ne deriverebbe che l’accelerazione attuale sia una serie di sub-onde di grado Intermedio a costruire la forte onda (3) Primaria (extension 3), cui dovrà seguire, dopo un’opportuna correzione, l’ultima Primaria (5) a chiusura del Ciclo V.
Una bella sequenza di fasi altamente speculative, che potrebbero condurre i prezzi a livelli impensabili, visto l’andamento parabolico che stanno assumendo le quotazioni. Tutto così semplice quindi? Affatto. Questo conteggio e’ ciò che vedo io nel grafico, ma una cosa e’ certa: non vi e’ ottimismo in questa rappresentazione delle onde; al contrario: il “momento” indicato come onda III, in realtà potrebbe essere un’onda I, e la fase attuale una III, roba da andare in orbita. Ma scherzi a parte, non dimentichiamo che anche il nostro Indice COMIT negli anni ottanta, e per ben due volte, produsse rialzi attorno al 500% ciascuno; e si ripeté dal ’92 al 2000, passando da 350 a 2180 pt.