venerdì 7 settembre 2007

Il Principio delle Onde

Premessa
Scopo di questa sezione della rubrica e' quello di pubblicare di tanto in tanto vere e proprie lezioni su "Il Principio delle Onde", di R.N.Elliott. Riunendole assieme, alla fine si otterra' una dispensa completa ed esaustiva della sua opera.
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Lezione 8: Triangoli

I triangoli sembrano riflettere un bilanciamento delle forze, causando un movimento laterale che di solito e’ associato con un decremento del volume e della volatilità. I triangoli contengono cinque onde (overlapping waves) suddivise in 3-3-3-3-3 e sono etichettate con a-b-c-d-e. Un triangolo e’ delimitato connettendo i punti finali delle onde “a” e “c”, e “b” e “d”. L’onda “e” può mancare o superare la linea “a-c”, e infatti l’esperienza insegna che ciò avviene il piu` delle volte. Ci sono due varianti di triangoli: contratti ed estesi. Nella variazione dei contratti ve ne sono di tre tipi: simmetrici, ascendenti, e discendenti, come illustrato in fig. 1-42. Non ci sono varianti nel piu` raro triangolo esteso. Esso appare sempre come in fig. 1-42, che spiega perché Elliott lo chiamò triangolo simmetrico inverso.


fig. 1-42

La fig. 1-42 illustra dei triangoli contratti mentre si formano all’interno dell’area della precedente azione del prezzo, in ciò che si possono chiamare triangoli regolari. Comunque, e’ molto comune per onda “b” di un triangolo contratto eccedere l’inizio di onda “a” in ciò che può esser chiamato triangolo running, come mostra la fig. 1-43. Contrariamente al loro aspetto laterale, tutti i triangoli, inclusi i running, effettuano un netto ritracciamento dell’onda precedente al termine di onda “e”.


fig. 1-43

Ci sono diversi esempi reali di triangoli nei grafici di questa dispensa. Come si noterà, la maggior parte delle sotto-onde dei triangoli sono zigzag, ma a volte una delle sotto-onde (di solito onda c) e’ piu` complessa delle altre e può prendere la forma di una piatta regolare o estesa, o di una zigzag multipla. In casi rari una delle sotto-onde (di solito la onda e) e’ essa stessa un triangolo, sicché l’intero modello si protrae in nove onde. Perciò i triangoli, come le zigzag, occasionalmente mostrano uno sviluppo analogo ad una estensione. Un esempio reale e’ comparso nel grafico di fig. 1-44 dal ’73 al ’77.

fig. 1-44

Benché in occasioni estremamente rare la seconda onda di un impulso sembri formare un triangolo, i triangoli quasi sempre avvengono in posizioni anteriori all’onda azione finale nel modello di grado superiore, come nell’onda quattro di un impulso, nell’onda B di un A-B-C, nella finale di onda X di un doppio o triplo zigzag. Un triangolo può anche capitare come modello azionario finale in una combinazione correttiva, come discusso nella Lezione 9, benché anche allora precede sempre l’onda azionaria finale di un modello di un grado superiore della combinazione correttiva.
Nei mercati quando si verifica un triangolo in posizione di onda quattro, l’onda cinque a volte e’ veloce e percorre piu` o meno lo spazio della parte piu` larga del triangolo. Elliott a questo proposito usò il termine “spinta”, poiché seguiva un’onda di breve ampiezza. La spinta generalmente e’ un impulso ma essere un diagonale finale. In mercati forti non c’e’ spinta, ma invece una quinta onda prolungata. Così se una quinta onda susseguente un triangolo va oltre la misura di una normale spinta, e’ il segnale di una probabile onda prolungata. Nelle commodities gli impulsi che sopravanzano ad un triangolo con gradi superiori all’Intermedio sono di solito le onde piu` lunghe della sequenza, come nell’esempio della Lezione 29.
In base all’esperienza con i triangoli, come illustra l’esempio in fig. 3-15, spesso il momento in cui le bande di un triangolo contratto raggiungono l’apice coincide esattamente con un punto d’inversione del mercato (turning point). Forse la frequenza di questo avvenimento giustificherebbe la sua inclusione fra le linee-guida associate al Principio delle Onde.
Il termine “orizzontale” si applica in generale a questi triangoli correttivi, in opposizione al termine “diagonale”, riferentesi a quelle formazioni triangolari “motrici” discusse nella Lezione 5. Così, I termini triangoli orizzontali denotano queste forme specifiche nel Principio delle Onde. Si possono sostituire parole piu` semplici come “triangolo” e “wedge”, ma si deve tenere a mente che i graficisti tecnici hanno usato a lungo questa terminologia per indicare forme suddivise meno specificamente e determinate solo dall’aspetto. L’aver distinto le terminologie può rivelarsi utile.
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