venerdì 29 febbraio 2008

Forse rimbalzo già esaurito


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Come un po’ sospettato, proprio ieri l’altro, i prezzi rimangono ingabbiati nella fascia di trading range e, anche se provvisoriamente, si riportano al disotto della MM di breve periodo.
Si e’ detto molte volte che durante queste fasi, i vari attraversamenti del prezzo nei confronti delle MM non producono segnali affidabili: e’ normale che una MM appiattita sia facilmente penetrabile e possa continuare ad esserlo per diverso tempo. A tal scopo la strategia di breve cambia: ci si disinteressa della MM e si agisce tentando di operare in prossimità dei livelli di supporto e di resistenza offerti dalla banda di oscillazione: in questo caso sarebbe opportuno posizionarsi preferibilmente al ribasso, poiché e’ questa la fase principale attraversata dai prezzi.
Un filtro ulteriore e’ offerto dall’oscillatore in basso, la cui trendline potrebbe essere bucata spingendo le quotazioni nuovamente in basso. Rammento che di solito tali anticipazioni trovano un buon riscontro nei movimenti immediatamente susseguenti, anche se forza e volatilità diminuiscono spesso si giunge ad un nulla di fatto; ma il compito dell’indicatore e’ quello di mostrare la direzione, non l’entità della spinta.
Un ritorno al disotto dei 34000 pt. costituirebbe l’ennesimo segnale ribassista, anche se il movimento laterale nel suo insieme potrebbe non essere ancora concluso. Operare sul breve riferendosi al ciclo superiore sembra essere la strategia più appropriata. Vediamo cosa succede oggi a seguito di una seduto ricca di appuntamenti.

giovedì 28 febbraio 2008

Alternativa

di Gori Capano


C’è sempre un’alternativa, guai se non ci fosse, ci deve essere l’alternativa… volete che non c’è in questo mondo l’alternativa.!? C’è, l’alternativa c’è quasi sempre. Correttivo, che siamo in una fase correttiva è ormai chiaro anche ai + sprovveduti... probabile onda 4 di un movimento al ribasso… ma quando finisce e dove, sono le domande correnti.I dati in possesso sono che non deve superare l’area dei 37350, pena l’invalidazione del conteggio, ma finché staziona dentro, è sempre possibile la ripresa dell’impulso al ribasso.Allora potrebbe esserci d’aiuto il giornaliero, se dice qualcosa in +… l’aiutino tanto invocato nei telequiz!!! vediamolo allora. Il triangolo no, non l’avevo considerato, cantava il sorcino romano, ma poi lo voleva… eccome se lo voleva!!


mercoledì 27 febbraio 2008

Debole segnale…


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… ma pur sempre un segnale! L’oscillatore in fondo al grafico, che calcola la velocità del movimento dei prezzi, presentato qualche tempo fa, molto spesso e’ in grado di anticipare i capovolgimenti di fronte, specie per il breve periodo. Come si vede, esso pone in evidenza il breakout della propria trendline già da due settimane, ed oggi, martedì, si porta al disopra dello zero, simultaneamente al superamento della media mobile da parte dei prezzi, come mostra il grafico. Un passo di rilievo, che però necessita ancora di conferme, come ad esempio il superamento della prossima resistenza sui 35000 pt. In caso contrario, il fenomeno si ricondurrebbe alla fase laterale cui stiamo assistendo da più di un mese.
Dal punto di vista della convenienza all’acquisto, il segnale scaturito dall’oscillatore non dà un gran vantaggio rispetto a quello comparso in giornata, anche perché ad esso non e’ seguita alcuna accelerazione, tuttavia l’occasione e’ stata prontamente segnalata, e solo i prossimi sviluppi potranno testimoniare la validità dell’indicazione. Onestamente non si vede ancora l’inizio di un impulso, che farebbe ben sperare per il futuro. Pertanto, non mi lascerei convincere facilmente da una parvenza di positività, fintantoché i prezzi stazionano ancora nella fascia 32500 ~ 35000.

martedì 26 febbraio 2008

5 titoli interessanti

Interessanti i segnali positivi apparsi su cinque titoli che da tempo avevano mostrato eccessiva debolezza. La loro struttura grafica e’ abbastanza similare, con l’eccezione di Saipem, che grazie al settore di appartenenza, si e’ riportato anche al disopra della MM a 1 anno, confermando così la propria buona impostazione. Gli altri sono Tiscali, IGD Immobiliare, Safilo, e Beni Stabili.
Questi ultimi hanno superato la MM a 3 mesi, oltre ad aver rotto al rialzo figure tecniche importanti di doppio minimo o di 1-2-3 low. Restano tuttavia ancora al disotto della MM a 1 anno. Ecco le azioni riproposte tutte insieme. Ognuno potrà valutarle come meglio crede, controllando i livelli di resistenza evidenziati nei grafici:

Beni Stabili

IGD Immobiliare

Safilo


Saipem


Tiscali

sabato 23 febbraio 2008

Riepilogo della settimana


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L’ottava si chiude in calo del –0,42%. Il movimento si inquadra ancora in una fase laterale apparentemente causata dalla distanza dei prezzi rispetto alla media mobile di lungo periodo (1 anno), colorata in blu nel grafico. Tra breve però (qualche settimana) essa comincerà a scendere, e sarà più semplice valutare i segnali contradditori che al momento rendono le decisioni degli operatori di difficile interpretazione.
Il solo a non sbagliare, come si può vedere nell’immagine, e’ il Sistema Esperto che si e’ colorato in rosso (ribasso) sin dalla prima settimana di agosto. Meglio ancora si e’ comportato l’ RSI modificato, che indicava l’uscita dagli acquisti già dal primo di giugno, confermato . più tardi dal taglio della MM lunga.
Come si può vedere le chiacchiere servono a poco: i sistemi governati da algoritmi segnalano prontamente le variazioni medie che intervengono a modificare le tendenze, rivelandosi poi efficaci strumenti di previsione.
L’ RSI ha raggiunto livelli da cui generalmente tende a reagire, tuttavia continua a puntare in basso e senza segnalare alcuna divergenza con i prezzi. Una prima indicazione positiva avverrà con il superamento dell’ oscillatore nei confronti della propria MM, che attualmente transita sui 40 pt.; una seconda, ben più attendibile, avverrà al ritorno dell’ indicatore al disopra dei 50 pt. Il buon funzionamento del mix di algoritmi usati dal Sistema Esperto dovrebbe garantire l’esito delle operazioni così come nel passato (vedi barre verdi nel grafico). Pazientare ancora.

venerdì 22 febbraio 2008

Operatori ancora indecisi


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Nell’articolo di martedì 19, avevamo indicato il sopraggiungere di un debole segnale dalla MM a 1 mese. Infatti, nei due giorni successivi, i prezzi sono rimasti al palo disegnando un piccolo rettangolo, all’interno del quale continuano ad oscillare. L’invito all’attesa si e’ rivelato perciò valido. Come si vede, l’esperienza talvolta può dare un ulteriore contributo ai segnali tecnici, specie se intervengono in contro-tendenza.
La piccola figura rettangolare comparsa non e’ in grado di anticipare alcunché: infatti, immediatamente al disopra e al disotto di essa stazionano la resistenza indicata dal punto 4, ed un supporto dinamico che ha origine nel punto marcato dalla sotto-onda 3.
Sia sotto l’aspetto tecnico, che da punto di vista elliottiano, l’intera fase iniziata nella seconda metà di gennaio rientra in un normale movimento laterale dei prezzi, tipico delle onde correttive, pertanto questa altalena dei prezzi potrebbe ancora continuare. Un segnale attendibile avverrebbe alla fuoruscita dei prezzi dal punto 4 (oltre i 35000 pt.), o al disotto della retta tirata dal punto 3 (pressappoco sotto ai 33000 pt.); in quest’ultimo caso l’evento sarebbe coerente con la tendenza superiore di medio periodo, che e’ ancora orientata al ribasso. Difficilmente la giornata di venerdì potrà dare indicazioni operative, pertanto rimarrei ancorato ad un comportamento attendista nella speranza che la settimana entrante chiarisca le intenzioni degli operatori.

giovedì 21 febbraio 2008

Petrolio oltre i 100 dollari?


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Lo schema della salita del prezzo del “greggio” durante questo decennio si adatta bene all’analisi delle onde secondo la dottrina di Elliott. Si può infatti identificare il forte rialzo del 1999~2000 come un ciclo completo a formare la prima onda, che condurrà le quotazioni da 10 dollari a 35. Dopo una correzione del 50%, che respinge i prezzi fino a 17 dollari nel novembre 2001 (onda II), una nuova forte salita che si spegne nel luglio 2006 a 79 dollari a formare la terza onda. La conseguente correzione dura pochi mesi (onda IV), e raggiunge i 51 dollari nel dicembre dello stesso anno. Da quel momento i prezzi hanno subito l’ennesima impennata, andando a verificare la fatidica soglia dei 100 dollari al barile.
La tendenza, così come appare, facilita la classificazione delle onde che ben si appoggiano sull’evolvente logaritmica nei punti II e IV. Anche i picchi di prezzo relativi alle onde I e III hanno dato vita ad una evolvente che provvisoriamente ha impedito alle quotazioni di spingersi oltre quota 100. Tuttavia l’oscillazione dei prezzi fra 87 e 95/6 dollari di quest’ultimo periodo, fa ritenere che tale fenomeno rientri nell’ennesimo stadio di riaccumulazione equiparabile ad una sotto-onda (4), e che pertanto la soglia psicologica verrà presto superata, tant’e’ che proprio ieri, mercoledì, c’e’ stato un nuovo test sui 100 dollari. L’andamento parabolico dei prezzi riassume in sé il fenomeno di forte speculazione, al termine della quale i prezzi crolleranno con lo stesso impeto con cui sono saliti. Al momento però, si deve prendere atto di quanto mostra il grafico, la cui MM a 1 anno sta salendo con elevata angolazione a supporto dei prezzi. Credo che nel prossimo appuntamento ci troveremo a riparlarne ben al disopra di quota 100.

Nuova flessione

Giornata debole a Piazza Affari e nelle maggiori borse europee, appesantite dai timori dell'inflazione e di rischi di recessione. Gli indici milanesi hanno imboccato la via del ribasso impauriti dall'accelerazione del prezzo del petrolio, e hanno continuato in questa direzione sui deludenti dati macro USA, recuperando in parte dai minimi proprio sul finire della seduta. Alla fine delle contrattazioni l' S&P/MIB ha ceduto lo 0,89% a 33816 pt.
Trai i titoli, male Mondadori (-3,05%) e Telecom (-2,70%).

mercoledì 20 febbraio 2008

Tiepidi segnali dalle Medie mobili


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Continua l’altalena dei prezzi nell’ambito della fascia di trading range.
La novità rispetto a ieri, lunedì, sta nel fatto che le quotazioni hanno chiuso al di sopra della MM a 1 mese (vedi freccetta), dando al contempo un segnale positivo, almeno per il breve periodo. L’oscillatore in basso, che di solito anticipa abbastanza puntualmente i movimenti, aveva dato un segnale in tal senso già dalla settimana scorsa; comunque manca ancora la conferma, che avverrebbe qualora esso si portasse al disopra della linea dello zero: pressappoco ciò avverrebbe in coincidenza con l’eventuale scavalcamento della resistenza sui 35000 pt.
L’RSI invece resta ancora in area negativa e risale con modesta angolazione, denotando la scarsa convinzione dei compratori. Le considerazioni di carattere generale che solitamente si fanno nel tentativo di comprendere gli sviluppi di un intero movimento, non debbono però contrastare con l’evidenza dei fatti; pertanto qualora scattasse un segnale di acquisto, questo andrebbe preso in considerazione, anche se con la dovuta cautela: successivamente ci sarebbe tempo per incrementare le posizioni. Non resta quindi che pazientare ancora un po’.

domenica 17 febbraio 2008

I conti che non tornano mai...

di Mercato Libero

Eravamo a maggio 2007 e questo blog è stato il primo a denunciare il passaggio di sportelli bancari a prezzi troppo elevati. Il mio blog ha denunciato pubblicamente che i prezzi alti delle transazioni sembravano i prezzi fasulli a cui le squadre di calcio si passavano i giocatori per salvare i bilanci!
Ogni sportello valeva in media 10 milioni di euro.
E' notizia di venerdi che Unicredito avrebbe venduto 186 sportelli per 747 milioni.
Avete letto bene. Circa 4 milioni di euro per sportello!
Mi fate il piacere di spiegare perchè Mussari ha pagato l'acquisizione di Antonveneta a un costo medio superiore ai 10 milioni per sportello?
Piccoli azionisti ribellatevi.
E ancora... non è che qualche banca italiana deve svalutare il valore degli sportelli dal suo stato patrimoniale?
E nel frattempo... le banche dell'Europa dell'est scendono in borsa... Unicredito e Intesa dovrebbero essere preoccupate di possibili svalutazioni di assets, ma i giornali di questo non se ne occupano...
E per finire... Zalesky vede il suo impero traballare. Ancora pochi giorni e rischia di vedere il suo patrimonio essere uguale ai suoi debiti.
Forse Intesa e Unicredito dovrebbero essere preoccupate.
L'unico giornale che ha scritto qualcosa (dopo mia insistenza) è Libero Mercato.
Gli altri tacciono... ma per quanto?

Per saperne si piu' sulle banche consulta Mercato Libero

sabato 16 febbraio 2008

Il sistema mantiene una posizione neutro-ribassista sullo S&P/MIB


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L’ottava si chiude con l’ S&P/MIB in recupero del +1,56%. Tuttavia la struttura rilevata nel grafico dei prezzi non e’ certo improntata all’ottimismo, almeno per ora.
La MM di breve periodo continua a scendere senza che i prezzi riescano a penetrarla, ed anche l’ RSI in basso, pur mostrando una debole reazione dall’ipervenduto, non assume quella pendenza richiesta per far sperare in un recupero delle quotazione più significativo.
Il conteggio delle sotto-onde mostrato un paio di settimane or sono, pare confermare il persistere della sotto-onda 4, che se tale condurrebbe a nuovi minimi. Non che personalmente mi fidi molto di questo genere di teorie, pur subendone il fascino, ma come già detto, a volte alcune circostanze coincidono e si allineano con esse, e sarebbe interessante vedere se i fatti le confermassero. Ad ogni evenienza in queste pagine si continuerà a procedere con lo stesso sistema, che fino ad ora ha consentito di raggiungere risultati interessanti e con basso livello di rischio.
Finché la tendenza superiore, ovvero di medio periodo, resterà negativa, anche quella di breve ne risentirà, pertanto rimarrei ancora lontano dagli acquisti, in attesa che un segnale affidabile si manifesti. I prezzi potrebbero entrare a far parte di una formazione triangolare con esito incerto. Per ultimo, non trascurerei il fatto che l’obbiettivo del rimbalzo posto sui 35000 pt. e’ stato mancato, denotando maggior debolezza di quanto ipotizzabile. Non immune da rischi il posizionamento al ribasso su cedimento di 34065 con stretto stop a 34430, data l’assenza di direzione dei prezzi, e giustificabile solo dal persistere del trend di medio periodo al ribasso.

giovedì 14 febbraio 2008

Tra breve il rimbalzo sarà messo alla prova


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Sì, tra non molto la reazione in corso dovrà affrontare la resistenza di 34930, resa più ostica dal passaggio in quel livello di due rette che formano un incrocio equivalente ad un modello (pattern) di notevole attendibilità. Esso può respingere la risalita dei prezzi riaffermando il ritorno e il prosieguo della negatività, oppure rappresentare l’inizio di un punto di svolta da cui ripartire verso più interessanti obbiettivi.
A questo proposito, direi che si può fare il tifo per l’una o l’altra possibilità, a seconda dell’impostazione dei propri portafogli, tuttavia sarebbe un errore anticipare o prendere decisioni prima che il forte incrocio riveli le vere intenzioni degli operatori. Non dimentichiamo che nel brevissimo periodo appare evidente una fase di consolidamento/distribuzione confermata dal basso livello dei volumi, a testimonianza delle perplessità e insicurezze attraversate dal mercato.La settimana in corso non potrà fornire elementi tali da risolvere tale quesito, pertanto ricordiamo che il medio ed il breve periodo sono ancora al ribasso, e che solo il superamento dell’are dei 35000 pt. potrà rappresentare l’inizio di un cambiamento della tendenza ribassista
.

mercoledì 13 febbraio 2008

Ottimo rimbalzo...

... ma non scommetterei piu' di tanto. Come si puo' vedere nell'agenda piu' in alto, le vere notizie debbono ancora essere annunciate. Il buon momento di oggi non ha strutturalmente modificato alcunche', almeno per ora. Dopo l'arretramento settimanale superiore al 4%, in parte confermato anche lunedi', una reazione era inevitabile, anche se in borsa non si puo' mai dire in che tempi e in quale misura. L'importante e' non abboccare all'amo, almeno prima che elementi tecnici attendibili si manifestino. I bassi volumi di questo periodo rendono i movimenti di prezzo assai contraddittori e ci si puo' aspettare di tutto. Rimanderei l'analisi della situazione a fine ottava, a meno che nel frattempo intervenga qualche fattore inatteso.

martedì 12 febbraio 2008

Il Settimanale

di Gori Capano

Capisco la voglia di “sapere” ma quando si fa uno studio, si traccia un percorso, poi quello si segue fino a dimostrazione del contrario o/e al subentro di fatti nuovi…
Premessa x dire che non “vedo” nulla di nuovo di quanto già detto…
Posso aggiornare i grafici, aggiustarne la “mira”… ma il cammino resta quello.
Certo, questa fase mi piace, un trader non chiede di meglio, quando ci sono movimenti così ampi e veloci, l’operatività ne beneficia… viceversa i periodi di stagnazione, di movimenti limitati ai 200 punti, ai +0, 01 oppure ai –0,05 sono disastrosi, frustanti, penosi… ma esistono anche quelli!
A dire il vero, sto ragionando sul “dopo”… mi porto avanti con il Lavoro! Cerco di non essere colto impreparato.
Sul mensile ho messo sia lettere che numeri… come da prassi, ma + lo guardo e + mi dico che x adesso sono le lettere a “dire” cioè, comunque si tratta di correzione, quanto ampia e profonda si vedrà... ma è da annoverare come movimento correttivo… a dirlo non sono io, ma il grafico degli americani… la prossima volta ve ne faccio “dono”.
La settimana entrante è l’ultima x le scadenza di febbraio... parlo delle opzioni…
Terribile l’ultima settimana, ci sono oscillazioni pazzesche, vicino al 90%!!! Basta una mattina che non si è completamente svegli x correre il rischio di perdere l’intero capitale… esperienza già fatta!
Così come, se si becca il movimento giusto, si può tranquillamente raddoppiare… il tutto ha però + il sapore di scommessa… x questo mi sono imposto di operare sulla scadenze del mese successivo, se ci si imbatte nella giornata storta almeno si può recuperare…
Ho chiuso le put… sto pensando per la settimana entrante che la posizione da aprire è al rialzo… sì, ma la scadenza deve essere marzo.
Tecnicamente il rialzo prossimo potrebbe andare a parare in area 37000… Sicuramente non va a superare 37330, minimo della 1… ma il vento che tira non mi sembra quello adatto, anche perché c’è sempre ancora la 5 da sviluppare… vedremo.

Saluti.
a

domenica 10 febbraio 2008

Prossimo il test di quota 32140


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Molto negativo l’ S&P/MIB che chiude l’ottava in perdita del –4,51%. Sembra proprio che il precedente supporto di 32140 verrà testato nuovamente. Quest’area e’ molto importante perché rappresenta anche il 50% del ritracciamento di Fibonacci, relativo all’onda rialzista partita nel marzo 2003.
Il lungo rialzo e’ stato sostenuto per tutto il tempo dalla MM semi-adattiva a 1 anno, mentre l’altra più veloce a 3 mesi ha supportato solo i momenti di accelerazione. Ogni rimbalzo che avveniva in corrispondenza della MM lunga ha sempre fornito un’ottima occasione per balzare sul treno del rialzo. Ora si sta verificando l’esatto contrario.
L’ultimo massimo registrato a maggio mostrava una divergenza negativa rispetto all’oscillatore presente nel grafico (vedi le due rette verticali), e da allora, quelle che sembravano normali correzioni a poco a poco hanno dato vita ad un’inversione di tendenza, inizialmente catalogabile ad un movimento di medio periodo, che però a seguito dell’abbandono di area 37000, pare essersi trasformata nell’inversione di un ciclo ben più vasto. La forte pendenza assunta di recente dai prezzi conferma ulteriormente quanto detto. L’oscillatore punta deciso verso il basso, ormai prossimo a livelli di ipervenduto mai toccati durante questi ultimi cinque anni.
Il risparmiatore di lungo periodo qualora avesse seguito il segnale della MM a 1 anno sarebbe entrato nel mercato a 25000 pt. nel giugno 2003, e sarebbe uscito lo scorso giugno 2007 a 40000, con un profitto del +60%. In passato, i rendimenti offerti dal nostro mercato azionario durante le fasi rialziste furono decisamente più interessanti e realizzati in minor tempo, ma si sa, bisogna accontentarsi di quello che il mercato e’ in grado di offrire. Del resto da queste pagine e’ sempre stata sottolineata l’assenza di una vera fase speculativa, tale da attrarre nuovi investitori. Evidentemente la sonora batosta del crollo 2000 ~ 2003 non era stata ancora digerita, e in pochi si sono presentati a sfruttare la ripresa.Non e’ affatto da escludere che gli eventi possano precipitare ulteriormente, pertanto seguirei attentamente l’azione dei prezzi nei confronti della MM a 1 anno, la sola che possa anticiparci con basso grado di rischio il ritorno della positività.

sabato 9 febbraio 2008

Continua l’oscillazione delle Euro


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La rottura del bordo superiore del canale convergente, avvenuta nello scorso autunno, ha spinto i prezzi fino alla soglia psicologica di 1,50 del cambio Euro/USD. I due successivi tentativi hanno fallito di sopravanzare la massima vetta, ed ora il mercato attende la moneta europea al test del supporto in area 1,43.
Tale supporto e’ abbastanza attendibile a causa del passaggio in questo territorio del bordo superiore del canale rialzista, e per l’appoggio statico creato dalle correzioni precedenti. Solitamente l’incrocio di questi due elementi rende più probabile la tenuta di tali livelli, per cui non escluderei un ennesimo tentativo di sondaggio della massima resistenza, che però stavolta potrebbe essere superata.
Al contrario la perdita di 1,43 dimostrerebbe l’abbandono della speranza di ulteriori apprezzamenti della moneta europea, con conseguente accelerazione verso 1.40, punto di transito della trendline rialzista.
Al momento le due circostanze hanno pari probabilità di materializzarsi, anche se forse quella di un ulteriore tentativo di rimbalzo pare più in linea con la tendenza in corso. Non si dovrà attendere a lungo per conoscere la risposta a questo quesito.

venerdì 8 febbraio 2008

Ancora conferme sulla negatività in corso


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L’ S&P/MIB conferma l’aspetto sfavorevole del periodo andando a perforare il breve rettangolo di oscillazione. Ora il bersaglio del movimento e’ rappresentato dal recente supporto a 32140. Tutto sommato, per chi da tempo segue questo blog, non vi sono novità rilevanti. Lo scetticismo ostentato nei confronti di una ripresa della salita delle quotazioni, trova ancora una volta conferma. La mia non voleva essere una previsione, ma solo il risultato di un’attenta analisi della tendenza che man mano si andava affermando sul grafico, e che mostrava un comportamento opposto al precedente.
Gli strumenti usati per districarsi nel marasma delle contrattazioni sono di antica generazione, ma la loro efficacia e’ stupefacente: seguire quelle semplici regole ci ha guidato fin qui indenni dalla fase di declino. La prudenza consigliata durante i tentativi di recupero dell’indice, unita alla diffidenza nei confronti di un ottimismo palesemente in contrasto col ciclo in corso, trovano ora la loro giustificazione. Sarebbe stato sufficiente osservare il comportamento dei prezzi con la MM a 1 anno per realizzare che le cose avrebbero volto al peggio, ed ora persino la MM blu di breve periodo si frappone ai tentativi di rimbalzo. Sommando questi pochi elementi se ne deduce che la situazione e’ destinata a perdurare, salvo qualche breve interruzione.Solo un consolidamento su questa area, seguito da un segnale tecnico rilevante, potrebbe imprimere una svolta alla tendenza che e’ e resta fortemente negativa. Nell’articolo di domani osserveremo quanto accaduto durante la settimana.

giovedì 7 febbraio 2008

Ma chi e' Jerome Kerviel?

La vicenda di Jerome Kerviel, broker presso la grande banca francese Societé Generale, e’ ora pubblicata anche su Wikipedia.
Kerviel ha raccontato alle autorità inquirenti che la banca era soddisfatta delle sue precedenti operazioni, tanto che si aspettava un bonus di circa 300.000 euro. Ma comunque anche nelle banche e’ come nella politica: nessuno ha colpe, e se si possono scaricare sull’elemento debole ed isolato, ben venga. Solo che stavolta e’ la banca a non essere credibile: non doveva affidare una gestione di capitali così immensi ad un solo operatore, aldilà della bravura di Kerviel dimostrata nelle operazioni passate – se così non fosse stato non si capisce perché gli furono affidati capitali così ingenti da gestire e uno stipendio di circa 100.000 euro annui. Il fatto che egli non si sia messo in tasca un solo centesimo, e che non risulta da nessuna intercettazione che egli possa aver favorito chicchessia, e’ la prova - per quanto mi riguarda - che stesse conducendo una normalissima operazione come le altre volte, anche se finita male.
Le strategie affidategli, o forse i sistemi che egli usava, gli imponevano di operare a ridosso di certi livelli di prezzo, più o meno come fa un qualunque trader. Non e’ colpa sua se un fortissimo aumento della volatilita' gli ha impedito di uscire rapidamente dalle posizioni aperte, oltretutto durante un lunedì festivo per gli USA, con scambi bassissimi, ma che hanno fatto scattare stop-orders in tutta Europa. Disfarsi di qualche contratto e’ semplice, ma non lo e’ altrettanto quando in ballo ce ne sono centinaia (forse migliaia).
Quando la vicenda sarà finita, forse solo un trafiletto in fondo alla pagina di qualche giornale menzionerà la sua innocenza.

mercoledì 6 febbraio 2008

Torna la mattanza sul S&P/MIB e sulle borse mondiali


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Digerito ormai il taglio dei tassi le trattazioni riprendono i loro corsi. Naturalmente lo fanno in linea con la loro tendenza, avallando quanto discusso da tempo in queste pagine. Non esistono misure tali da modificare l’andamento di un ciclo, al massimo si può rallentarne la velocità, ma credete, e’ un’impresa ardua. Qui l’economia non c’entra: le ondate di vendite (di acquisto) dipendono dalla volontà dei grandi investitori di destinare o meno i loro capitali ad un mercato, piuttosto che ad un altro.
Dal punto di vista tecnico la situazione resta invariata, rispetto a quanto detto di recente, in quanto i prezzi congestionano ancora all’interno del rettangolo rosso riportato nel grafico dell’ S&P/MIB. Tuttavia la reazione negativa scaturita dall’avvicinamento delle quotazioni alla MM blu a 1 mese, e quindi il suo fallito superamento, fanno ritenere probabile la rottura del lato inferiore del rettangolo con conseguente accelerazione verso il supporto. Da lì potrà accadere tutto e il contrario di tutto, anche se personalmente ritengo che l’onda in corso abbia l’impeto sufficiente a violare i 32140 pt. ultimo minimo.
Logicamente un immediato, quanto improbabile, ritorno sopra i 35000 (resistenza e bordo superiore del rettangolo) cambierebbe la situazione per il breve periodo. I prossimi tre giorni chiariranno maggiormente quanto sta accadendo.

martedì 5 febbraio 2008

Lo zucchero verso obbiettivi ambiziosi


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Netto il segnale di ripresa del rialzo dei prezzi dello zucchero nel comparto agro-alimentare delle commodities. La conferma si sta materializzando con l’incrocio positivo delle MM lunghe, che ora sono orientate verso l’alto, e con l’uscita dal territorio negativo dell’ MACD.
Alla fine del 2005 il prezzo del future sullo zucchero aveva raggiunto quasi quota 20,00$; successivamente un rapido declino ridimensionava i prezzi fino a farli toccare 8,35 nel giugno 2007. Attualmente il future registra un prezzo attorno ai 12,30$ e pare intenzionato a salire ancora.
La salita generalizzata dell’intero settore lascia supporre che anche lo zucchero possa avviarsi per quella strada. Anche l’analisi tecnica pare concordare, e a tale scopo sarà interessante prendere come riferimento la MM a 3 mesi, che si sta ponendo a sostegno del rally attuale.
I supporti sono collocati a 9.63 e 9.08, tuttavia per maggior cautela si dovrà fare riferimento a quello di 11.17, meno solido, ma reso abbastanza affidabile dal passaggio della MM a 3 mesi proprio a quel livello. L’ ETC con cui operare su questo prodotto e’ il Dow Jones-AIG Sugar Sub-Index. Maggiori informazioni sul sito Borsa Italiana.

lunedì 4 febbraio 2008

Soya nuovamente all’attacco dei 1350 dollari


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Similmente al future sull’Olio di Soya, anche il future sulla Soya si e’ comportato egregiamente, assumendo la stessa conformazione parabolica, sinonimo di forza.
Il future ha stabilito l’ultimo supporto a 1200$, ed ora si prepara a riattaccare la massima resistenza a 1350. L’indicatore MACD ha iniziato a scendere, tuttavia l’alto livello in cui sta transitando richiede ulteriori conferme prima di essere preso in considerazione. Infatti, dall’osservazione delle MM lunghe si può notare come la più veloce (a 3 mesi) si stia posizionando sui 1200$ a conferma del supporto prima citato. Sarà la sua violazione a dare il primo segnale di debolezza, ma per ora non sembrano esservi di questi rischi. Chi volesse anticipare l’eventuale superamento della resistenza potrebbe posizionarsi ponendo uno stop sotto ai 1200. L’ ETC per trattare questo strumento finanziario e’ il Dow Jones-AIG Soybean Sub-Index, ma prima sarebbe opportuno acquisire maggiori informazioni sul sito ufficiale di
Borsa Italiana.

sabato 2 febbraio 2008

Decisivo il supporto di 1270 per l’ S&P500


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Mentre l’ S&P/MIB continua il consolidamento, getterei uno sguardo sull’indice americano S&P500, che tutti copiano, così da avere un’idea di come andranno a finire le cose.
Il periodo preso in esame parte dall’agosto ’82. Dal suo minimo e da quello del 1987 sono state tracciate due rette parallele (logaritmiche), che la distorsione spazio temporale del grafico lineare mostra come due curve: in realtà esse mantengono sempre la stessa distanza percentuale. Notare come la parallela blu superiore abbia dapprima sostenuto l’intera fase rialzista, e successivamente, una volta bucata, abbia respinto i diversi tentativi dei prezzi a sopravanzarla. Questo fatto lascia supporre che la fase precedente sia definitivamente terminata, e che il rialzo di questi anni sia solo una reazione più forte del consentito (doppio massimo). Osservare infatti come il forte incrocio prodotto dalla massima resistenza ed il passaggio della curva blu abbia respinto energicamente i prezzi fino alla sottostante e decisiva trendline. E’ proprio questa che ha prodotto il rimbalzo in corso – il taglio dei tassi e’ solo una coincidenza: la reazione era già iniziata. Sul grafico compaiono anche due MM di lungo periodo: ad 1 anno (verde) e a 2 anni (rossa). Il recupero di questi giorni ha condotto le quotazioni a ridosso della MM a 2 anni, che in precedenza e’ stata un importante punto di riferimento. Al di sopra, verso i 1450 pt. transita l’altra MM a 1 anno, altro importante elemento per valutare la fine o meno della discesa.
Allo stato attuale il breve rally in atto e’ assimilabile ad un pullback di controllo dell’area di resistenza fra 1400 e 1450. Un’eventuale ricaduta andrebbe ad interessare nuovamente il bordo inferiore della curva, la cui rottura avrebbe esiti drammatici. Per ora l’indice ha limitato la sua perdita ad una massimo del –19.41%, che potrebbe non essere sufficiente a riequilibrare i prezzi; pertanto attenzione ai falsi segnali che potrebbero emergere in questa fase di recupero, probabilmente dando luogo ad un attività laterale dei prezzi con susseguenti indicazioni contraddittorie. Solo un ritorno stabile al disopra di area 1400 ~ 1450 pt. allontanerebbe il timore di ulteriori ricadute.

venerdì 1 febbraio 2008

Olio di Soya al test dei 55 dollari


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La rottura dei 35 $ sul future dell’Olio di Soya, ha impresso al derivato un’accelerazione che lo ha condotto al test di quota 55. Le tre MM lunghe sono tutte impostate al rialzo e al momento non si intravedono segni di debolezza. Il grafico sta evidenziando l’aspetto parabolico tipico delle fasi speculative. L’indicatore in basso si e’ portato su livelli abbastanza alti da cui in genere tende a riscendere, ma finché lo stesso non bucherà la propria MM (trigger line) la forte salita non potrà essere arrestata.
I livelli di riferimento per la gestione di questo indice sono il supporto a 50$, punto di passaggio della MM a 3 mesi, e la resistenza a 54.
Chi fosse interessato all’acquisto dell’ ETC relativo a questo future, può riferirsi al Dow Jones-AIG Soybean Oil Sub-Index, dopo aver acquisito maggiori informazioni sul sito ufficiale di
Borsa Italiana.

Frumento: ostacolo a quota 1000.


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Nulla di più essenziale di un grafico per mettere in luce la forza rialzista del future sul frumento (wheat). La rottura di quota 420 della formazione arrotondata (rounded bottom) nel settembre 2006 ha spinto rapidamente i prezzi a testare i 550 pt. Il consolidamento successivo ha ritracciato millimetricamente l’intera risalita fino a 420, ma da quel momento in poi e’ seguito un poderoso rialzo, che ha condotto i prezzi a 950 prima, e a 1000 poi. Dopo una breve correzione in area 880, i prezzi stanno testando nuovamente la soglia psicologica dei 1000 pt. L’andamento parabolico assunto dai prezzi illustra la forza del trend in atto.
Il Sistema Esperto e’ positivo sul future, anche se l’indicatore in basso mostra una divergenza negativa. Nuovi acquisti scatterebbero su tenuta di 880 o su rottura della massima resistenza di 1000.
L’ ETC relativo e’ il Dow Jones-AIG Wheat Sub-Index. Consultare il sito d
i Borsa Italiana per ulteriori informazioni sullo strumento finanziario.