martedì 15 gennaio 2008

Oscillatore “previsionale”.


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Tushar Chande, uno dei piu` prolifici studiosi e creatori di indicatori tecnici, chiamò uno dei suoi oscillatori “Forecast Oscillator”, ossia Oscillatore Previsionale. Secondo il suo creatore, esso con i suoi su e giù avrebbe dovuto anticipare i futuri movimenti dei prezzi. Questo però e’ ciò che ognuno richiede al proprio indicatore, col risultato che spesso quasi tutte le nuove idee e invenzioni non sono affatto superiori agli strumenti già conosciuti ed utilizzati. Esso consiste in un’estensione della Linea di Regressione, altra sua “creatura”, di cui trattato poco tempo fa’, e ne calcola la differenza percentuale tra questa e il prezzo attuale.
Spesso, come a volte succede, si parte da un’idea e poi ci si accorge che il risultato e’ completamente diverso da quello atteso. Un esempio e’ dato dall’oscillatore riportato in figura, il quale voleva emulare l’ MACD, ma poi si e’ rivelato un ottimo anticipatore della direzione dei prezzi. Esso e’ molto sensibile al variare del prezzo, ed ogni volta che si porta oltre la propria trendline di breve periodo ne segue un movimento in quella direzione.
Va detto che i segnali che gli indicatori producono sono sempre validi; la differenza rispetto al falso segnale e’ data dal fatto che il cambiamento duri o meno nel tempo. A questo scopo detti segnali vengono filtrati attraverso ulteriori MM o trendlines (come in questo caso).
Nel grafico soprastante i prezzi si muovono ancora al disotto della propria MM mensile, mentre sull’oscillatore e’ già comparso un segnale di acquisto (freccetta), che verrebbe confermato al superamento della linea dello zero. Usato in accoppiata con l’ MACD o con l’ RSI, esso fornisce un’utile indicazione circa la bontà del segnale, specie quando essi sono prossimi all’area di ipervenduto (ipercomprato), o quando essi mostrino una divergenza coi prezzi (come nel nostro caso).
In sostanza il segnale sarà valido qualora non si tratti di mero rimbalzo tecnico, ma questo un indicatore non può saperlo; starà a noi e alla nostra esperienza capire la qualità del suo messaggio, e non rimanere intrappolati nell’operazione: e’ per questo motivo che sostengo che i trades vanno impostati nella direzione principale del trend, onde diminuire i rischi e massimizzare i profitti.
Nel nostro caso e’ comparso un segnale in prossimità di un supporto e in divergenza coi prezzi. La conferma, qualora giungesse, sarebbe tardiva rispetto alla trendline ribassista che transita poco sopra ai 39000 pt. e che costituirebbe il probabile obbiettivo di riferimento. In altri termini, lo speculatore entrerà in acquisto da subito, mentre l’investitore dovrà ancora attendere. Supporto 37125.

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