giovedì 24 gennaio 2008

Pullback


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Riprendiamo il discorso aperto la scorsa settimana sull’ indice americano S&P500. Proprio ieri, mercoledì, ha eseguito un buon rimbalzo (+2,14%). Nella grafica lo si e’ riprodotto con barre a cadenza settimanale, e vi e’ stata tracciata una trendline di lunghissimo periodo tirata da un importante minimo dell’agosto 1982, e passante per il recente minimo del marzo 2003 (retta blu). Come si vede le quotazioni, dopo una leggera scalfittura della retta di sostegno, hanno reagito immediatamente, lasciando supporre una ripresa del trend primario (rialzista).
Tutto e’ possibile in borsa, però stavolta vi sono elementi che contrastano con questa eventualità, almeno secondo la mia opinione: alcuni sono di natura intuitiva, ad esempio il crollo a livello mondiale degli indici e il temuto slittamento verso la recessione; altri di natura tecnica, come la rottura dell’importante MM ad 1 anno (verde), che in passato ha sempre determinato un’inversione della tendenza primaria in accordo con la durata del ciclo.
La reazione in corso e’ per ora assimilabile ad un normale rimbalzo tecnico (pullback), che di solito segue al breakout di un supporto. Ad ogni modo, anche se il trend positivo dovesse riprendere, le metodologie sin qui utilizzate saranno in grado di ricollocarci sul binario giusto per salire nuovamente sul treno del rialzo.
Un primo segnale avverrebbe al superamento della MM verde, che attualmente transita a 1420 e che rappresenta l’obbiettivo del rimbalzo. Successivamente la conferma avverrebbe al superamento della trendline ribassista di nuova formazione, pressappoco attorno a 1450 pt. Va da sé che il cedimento di 1270 produrrebbe un’accelerazione verso l’area sottostante a 1200 pt. Tenere a mente quanto detto e non lasciarsi influenzare da movimenti contraddittori di breve periodo.

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