sabato 5 gennaio 2008

Riepilogo della settimana.


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Se si deve indovinare quale prezzo avrà un particolare titolo o indice domani, una risposta logica potrebbe essere: “pressappoco vicino alla chiusura di oggi.” Se i prezzi si muovono in trend rialzista, una risposta migliore sarebbe: “pressappoco vicino alla chiusura di oggi con tendenza a salire.” L’analisi della linea di regressione e’ la conferma statistica di questi assunti logici.
La Linea di Regressione e’ una semplice trendline tirata fra due punti e disposta nell’esatta metà dei prezzi. Se si pensa a questa trendline come l’equilibrio del prezzo, ogni movimento al disopra o al disotto di essa indicherà il diverso comportamento di compratori e venditori. La sua inclinazione rende l’idea delle reali aspettative del mercato, perciò riassume in se` una certa valenza previsionale. Diversamente da una media mobile, essa non e’ condizionata dal trascorrere del tempo, tuttavia varierà la sua inclinazione quando i prezzi si allontaneranno dalla sua zona d’influenza. Sopra e sotto ad essa vengono tracciate di regola delle parallele a mo’ di canale, che indicano sommariamente i punti in cui i prezzi tendono a reagire.
Nel grafico del S&P/MIB vediamo gli effetti di due momenti della Linea di Regressione: uno va dal massimo di maggio al minimo di agosto (canale verde); l’altro dal massimo di maggio al massimo di dicembre (canale marrone). Poi i canali così ottenuti vanno estesi all’infinito per avere un’idea di cosa avverrebbe se la situazione continuasse in quei termini.
Nel caso del nostro indice, la rottura del canale verde, confermata dal pullback di consolidamento (cerchio blu), spinge i prezzi piu` in alto, dando vita ad un nuovo canale piu` ampio del precedente, ma di minore angolazione, e proprio per questo piu` solido. La dimostrazione e’ evidente per il fatto che per ben tre volte i prezzi hanno reagito negativamente al test del bordo superiore. Da ciò ci si aspetta che le quotazioni si apprestino a sondare la parte bassa del canale, avendo già oltrepassato la linea di regressione.
Negatività, quindi, per il periodo che si prospetta e che vede la settimana chiudere in calo del –2.86%, avallata anche dall’ RSI che torna a puntare in basso mancando di superare la propria MM. Sconfessate perciò le stupidaggini sui rally natalizi che volgono la sfida dei pessimisti a loro favore. Ma non era difficile, come piu` volte scritto da tempo in questo blog.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao! complimenti per la chiarezza del sito. piacevole e attento. Volevo sapere se secondo te la correzione cominciata ad nel2007 può essere considerata un grande A B C con flat irregolare. Non vedo onde impulsive finora nonostante l'importante ritracciamento. Ritengo che una volta toccata 36700 area di Minifib (C=A) saremo pronti per un'ultima pazza folle e ingiustificata onda 5 tipica (euforica e senza senso vista la situazione macroeconomica spaventosa) che ne pensi?
Nik

CAMI ha detto...

Il conteggio delle onde, quando non e' lampante ha il difetto di farci vedere quello che ci fa comodo. La discesa iniziata a maggio potrebbe catalogarsi come onda iv, ma anche come una C di grado superiore di cui vediamo solo l'inizio. L'eventuale discesa sotto a 37000, potrebbe confermare quest'ultima ipotesi. Nel prossimo intervento tentero' di spiegare cio' dal punto di vista di Elliott.

Unknown ha detto...

Buona sera. Per quanto riguarda il rally natalizio, diciamo che questo c'è stato ma un pò in anticipo e molto poco incisivo dai minimi di metà novembre fino a Natale appunto. Parlo chiaramente degli altri indici mondiali perchè se guardiamo al nostro è andata decisamente peggio.
Ciao e grazie sempre per il tuo blog
Giulio

CAMI ha detto...

Un movimento accettabile si e' visto solo sul Dax, comunque rimbalzo tecnico, per il resto meglio lasciar perdere. Il rally natalizio e' un rialzo che attraversa il mese di dicembre e si protrae almeno per la prima meta' di gennaio. La borsa sale o scende per i soldi che vi si investono, le cabale meglio lasciarle a chi deve riempire spazi.