giovedì 17 gennaio 2008

S&P500: crollo o ripresa?


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Poiché le borse europee copiano gli indici americani, in particolare l’ S&P500 (il più importante), sarebbe opportuno dare un’occhiata alla situazione di quest’ultimo, onde trarre ognuno le proprie conclusioni.
L’analisi e’ molto semplice e schematica: sono state tracciate due trendlines fondamentali: una passante per i minimi del marzo 2003 e del giugno 2006, e l’altra (blu) tirata dal minimo del luglio 2003 e anch’essa passante per il minimo del giugno 2006; e’ stata anche aggiunta una MM a due anni, che si e’ dimostrata molto puntuale durante l’intero stadio ascensionale, snodandosi a sostituire ora l’una ora l’altra trendline. Le frecce stanno ad indicare i rimbalzi che la retta più lunga ha prodotto – notare come in questo caso la MM, che prima si accoppiava alla retta blu, si sia portata a sostegno della nera.
Il 4 gennaio di quest’anno la forte retta di tendenza e’ stata bucata al ribasso, ed insieme ad essa anche la solida MM a due anni. Questo fatto in analisi tecnica riveste un’enorme importanza, in quanto indica la fine di un movimento direzionale, e quindi di un ciclo. La sola possibilità che questo episodio si riveli un whipsaw (abbaglio) e’ che la nuova retta blu respinga con decisione i prezzi, possibilmente al disopra e della media mobile e dei 1450 pt. per cui transita un letale incrocio di rette. Ad ogni modo, fintantoché i prezzi non scenderanno sotto quota 1360 si assisterà ad una continuazione della fase d’incertezza: ripresa o solo pullback?
L’obbiettivo naturale, in caso di cedimento di tutto l’impianto illustrato, si pone a 1220 pt. sui quali e’ stata tracciata una retta di supporto. Da aggiungere infine che entrambi i Sistemi Esperti di medio e di lungo periodo sono al ribasso, rispettivamente da novembre e da gennaio.

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