lunedì 17 marzo 2008

E' crollo

La debole impalcatura che sostiene i prezzi nel loro salire si schianta di colpo quando viene a mancare l'elemento fondamentale che l'aveva sostenuta: la liquidità. Ma non quella profusa ad abundantiam negli ultimi tempi a sostegno degli impegni presi dai diversi istituti di credito, bensì quella dei risparmiatori, che nonostante i reiterati appelli sullo stato dell'economia mondiale, stavolta non si sono lasciati convincere.
Milano, come il resto d'Europa, accusa il colpo e con l' S&P/MIB cede il -3,39%. Negli USA le cose sembrano procedere nell'ambito di una normale seduta. Quello che mi scoccia e' che le loro magagne sono gli altri a pagarle.
I pretesti con cui i prezzi salgono o scendono sono spesso casuali. Chi spera di capire cosa avverrà basandosi su di essi commette un errore. L'ennesimo taglio a sorpresa dei tassi non e' servito a nulla.
Fortunatamente, gli argomenti trattati da tempo su queste pagine hanno ammonito per tempo su ciò che stava per accadere. Non resta che pazientare sino alla fine della discesa, allorquando i sistemi di lungo periodo diranno che la caduta e' terminata.

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