martedì 29 gennaio 2008

Livelli di ritracciamento


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Il grande ciclo iniziato a marzo del 2003 e’ stato caratterizzato da una fase rialzista abbastanza lunga, contraddistinta a sua volta da una serie di piccoli cicli di breve durata, ma che messi assieme hanno dato vita al suddetto ciclo molto più grande. Alla fine, come per i piccoli cicli, anche per quello grande e’ giunto il termine, ma inizialmente e’ stato scambiato per la solita ennesima correzione di breve termine, che avrebbe condotto a nuovi records.
E’ per questo motivo che inizialmente i segnali di vendita vengono ignorati, e così senza accorgersene ci si ritrova improvvisamente in una vera e propria inversione della tendenza primaria. Questa non e’ possibile prevederla perché si manifesta volta per volta. E’ ovvio che, quando il periodo favorevole trascorso e’ abbastanza lungo, ogni correzione desti qualche perplessità, e a pensare sempre che tutto stia per finire, prima o poi ci si indovina.
Per capire quando un importante cambiamento sia in atto, si ricorre a strumenti che registrano e studiano le variazioni dei prezzi. Dall’insieme di questi ed altri sofisticati indicatori può nascere un Sistema di Trading, detto anche Sistema Esperto: una vera e propria “spia” delle oscillazioni dei prezzi. Grazie ad esso, si e’ avuto il primo segnale di allarme già dall’estate scorsa. Va da sé che qualora vi fosse stata una ripresa del trend primario, l’Esperto avrebbe notato un “rientro” dei parametri alla normalità, revocando il segnale di vendita. Ma questo non e’ ancora avvenuto, per cui si può prevedere, pardon supporre, che la tendenza attuale possa durare ancora.
L’esperienza ci insegna che questi movimenti possono ritracciare mediamente da un terzo a due terzi del ciclo precedente (rette blu) – in questo caso sono stati toccati i 32140 pt. ovvero il -50% dell’ultima onda rialzista dello S&P/MIB – ma potrebbero ritracciare allo stesso modo addirittura il valore complessivo dell’indice andando a toccare perciò 29720 (-33%), 22180 (-50%), o perfino 15085 (-66%), quindi molto al disotto del precedente minimo del 2003 (rette rosse). Notare a questo proposito come quota 22180 (-50%) sia prossima al minimo precedente di 20325, aprendo così la strada alla formazione di un importante modello rialzista di “doppio minimo” di lunghissimo periodo. Usiamo quindi questi livelli per osservare se da queste aree si sviluppi una reazione destinata a trasformarsi in un’inversione del trend ribassista in essere, non escludendo dall’ipotesi il supporto di 32140 registrato lo scorso martedì, nel qual caso la discesa cui abbiamo assistito costituirebbe una normale correzione di medio periodo.

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