domenica 30 marzo 2008

Elliott e l’ Euro

La situazione attuale dell’euro nei confronti del dollaro americano non e’ dissimile da quella descritta nell’articolo del 21 marzo scorso. Si e’ solo spostato il conteggio delle onde in maniera più adeguata rispetto alla personalità delle onde stesse.
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A partire dalla metà del 2006 le quotazioni dell’euro, dopo aver toccato la MM ad 1 anno, sono proseguite al rialzo staccandosi da essa ed accelerando con decisione verso l’alto. Considerata terminata la correzione sul finire del 2005 con l’onda II (oppure B) di grado Ciclo, da allora si e’ assistito ad una ripresa inizialmente piuttosto timida, dati i livelli abbastanza alti raggiunti, circa 1,30 rispetto al dollaro; poi la svolta, o meglio la conferma: il movimento diventa fortemente speculativo (allontanamento dalla MM di lungo periodo) ed assume un andamento parabolico, tipico in queste fasi. Questo conferisce al tutto un senso di omogeneità riconducibile quindi ad una sola unica onda.
La lunga onda III (o C) di grado superiore Ciclo e’ identificabile come una estensione della cinque di grado inferiore (Primario), infatti in quest’ultima sono distinguibili le tipiche nove sotto-onde di grado Intermedio, che hanno formato la sotto-onda 3 (verde). Ci troveremmo pertanto nello stadio di accelerazione dato dall’avvento della sotto-onda 5, che però va detto, alla fine potrebbe rivelarsi essere ugualmente parte integrante della 3. Detto in altre parole, l’attuale sotto-onda 5 potrebbe ancora essere un’ulteriore estensione della 3, che vedrebbe al suo interno 13 sub-onde anziché 9.
Qualunque delle due eventualità si rivelasse corretta, avremo per i prossimi mesi un ennesimo rafforzamento dell’euro. L’incremento del +2,46% del valore della moneta europea durante la settimana avalla quanto finora discusso.

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