giovedì 1 maggio 2008

Sforbiciata? No grazie, meglio una spuntatina.

La Federal Reserve ha tagliato il tasso di riferimento di 25 punti base portandolo al 2,00%, mentre il tasso di sconto è stato ridotto di 1/4 al 2,25%. Moltissimi comunque gli appuntamenti in agenda mercoledì.
I commenti dicono che questo sia l'ultimo di una serie di tagli iniziati a metà settembre, anche perché due funzionari della FED hanno dissentito dalla decisione di tagliare i tassi, preferendo non apportare alcun cambiamento;
ma subito dopo dicono esattamente il contrario affermando che la FED si è lasciata le opzioni aperte e i mercati finanziari vedono una qualche possibilità che potrebbero esserci altri tagli in cantiere.
Il taglio è conforme alle attese di molti osservatori, che scommettevano su una riduzione da un quarto di punto,
tuttavia i mercati non sono stati molto soddisfatti, tanto e’ che l’ S&P500 ha chiuso in leggero calo del –0,38%.
A partire dal picco di 5,25% dell'estate scorsa, i tassi Usa sono stati ridotti da metà settembre 2007 con l'emergere della crisi dei mutui.
Nel comunicato la FED afferma che le incertezze circa le prospettive di inflazione rimangono elevate,
ma poi aggiunge che nel corso dei prossimi trimestri si attende una moderazione dell'inflazione. Ma allora perché dichiara che i prezzi dell'energia ed altri prezzi di commodity sono in rialzo?
Quello che penso io, e che non conta nulla, e’ che ormai siamo arrivati al capolinea col giochetto dei tagli, senza che questi abbiano apportato chissà quali benefici. Forse avranno sostenuto i mercati, ma ora che si farà contro l’inflazione, del resto annunciata dalla stessa FED?

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